Il mondo del marketing sta cambiando velocemente, e con esso il contesto imprenditoriale e le sue strategie per il successo. Ad esempio, la crescente importanza dei social media ha fatto sì che, nel 2022, il 69% dei responsabili di marketing prevedono una crescita degli investimenti nell’influencer marketing, radicato appunto nei social network più popolari, come Instagram e TikTok. Per questo, oggi per le aziende è fondamentale avere ben chiari i concetti fondamentali del marketing, se ci si vuole muovere con intelligenza e strategia in un contesto sempre più complesso e in costante evoluzione.
Nel marketing aziendale, sono prima di tutto il branding e la brand identity ad essere determinanti: vediamo allora cosa significa brand identity, quali elementi la costituiscono e come la si rende realtà attraverso una strategia di branding.
Indice dei contenuti
La base: cosa significa brand
Partiamo dalle basi: il brand. Una parola oggi onnipresente, ma di cui spesso ignoriamo il reale significato: sentiamo continuamente parlare di “brand” ma non di rado il termine è utilizzato a sproposito o in modo scorretto. Quindi, facciamo chiarezza: un brand, in inglese “marchio”, è un’entità concettuale caratterizzata da un’identità chiaramente delineata, che riassume in sé i motivi d’acquisto e di preferenza del consumatore. Un brand è quindi ciò che viene alla mente quando si pensa a una determinata azienda, e ciò che ci spinge a preferirla ad un’altra.
Cosa si intende con brand identity
Una volta chiarito cosa intendiamo con il concetto di brand, possiamo definire cosa si intende con l’espressione “brand identity”. La brand identity è fondamentalmente l’aspetto esteriore di un’azienda, il modo in cui si sceglie di comunicare il proprio brand al pubblico. Questo è costituito da vari elementi: logo, palette di colori, font, estetica dei social media, design del sito web, eventuale packaging, e via dicendo. L’insieme di questi elementi deve essere in grado di riassumere il brand e raccontare la sua identità, i suoi valori e la sua personalità. In conclusione, la brand identity è prima di tutto e soprattutto ciò che rende distinguibile un’azienda dai suoi competitor.
Al centro del brand: il logo
Spesso confuso con il concetto stesso di brand, il logo è in realtà un elemento ben distinto all’interno della brand identity di un’azienda. Un logo, o logotipo, è infatti la rappresentazione grafica della marca o del nome di una data azienda. La prima immagine che si tende a collegare a un brand è proprio quella del suo logo, il che lo rende un elemento centrale nella rappresentazione dei suoi valori e dei suoi obiettivi. Per riuscire a creare un logo unico, accattivante ed efficace, questo elemento deve essere inserito in modo coerente all’interno della strategia di marketing volta a definire il proprio brand.
Creare un brand: la strategia di branding
Ora sappiamo cos’è un brand, come si distingue dal logo, e cosa significa brand identity, ma come rendere realtà questi concetti? È qui che entra in gioco il branding. Il branding è la strategia che un’azienda mette in atto per mostrare al consumatore qual è la sua identità: il suo brand, appunto. Si tratta di un articolato lavoro di marketing mirato a costruire l’immagine complessiva che verrà percepita dal consumatore e le sensazioni che una determinata azienda susciterà nel pubblico che ne sente parlare. In poche parole: se il brand è il risultato a cui un’azienda aspira, il branding è il processo messo in atto per ottenerlo.
Chi è il Brand Manager ?
Oggi il consumatore è sempre più esigente: conosce meglio i brand, sa cosa ricercarvi ed è meno portato ad essere fedele sul lungo periodo quando non viene pienamente soddisfatto. In un contesto imprenditoriale sempre più globalizzato, è necessario costruire un brand solido e forte se si vuole dominare con sicurezza il proprio mercato.
Per questo motivo, oggi sempre più aziende scelgono di inserire nel proprio team la figura del Brand Manager: professionista specializzato nella gestione dell’immagine di un brand, che agisce con l’obiettivo di orientare la scelta del consumatore all’azienda in questione. Comunicando al meglio i valori, gli obiettivi e la personalità del brand sul mercato, attraverso una strategia di marketing costruita ad hoc, si potrà veicolare una determinata reputazione e rendere così più forte il proprio brand.
E se operi in ambito B2B ? Il Temporary Marketing Manager
Brand Identity e strategia di marketing sono strumenti fondamentali e sono necessari anche se la tua impresa opera in ambito business-to-business (B2B), ovvero se colloca i suoi prodotti o i sui servizi presso altre aziende e non presso consumatori finali.
Spesso, in questo caso, risulta sovrabbondante l’inserimento in organico di una figura dedicata alle attività di marketing in quanto esse non sono, per varietà e dimensione, così ampie ed estese.
In questi casi, non di rado, è preferibile l’introduzione di una figura di Temporary Marketing Manager che sia in grado di valutare con competenza elementi riferiti ai processi di marketing, coordinare le differenti attività con i fornitori, interagire con il livello direzionale per adottare le decisioni di fondo, supportare i processi di vendita e di valorizzazione dei dati commerciali.